martedì 25 marzo 2014

Napoli-Fiorentina, la mia prima volta allo stadio

Sono dell'idea che è importante fare più esperienze possibili, così, quando mi è stato proposto di vedere una partita di calcio direttamente allo stadio, non ho detto di no e mi ci sono buttata. Quindi l'altro ieri, domenica 23 marzo, ero allo stadio per la partita Napoli-Fiorentina e, siccome sono una persona che le esperienze le deve vivere a pieno, ero giusto al centro della Curva A




Vi dirò, stare in mezzo agli Ultras, non è stato così terrificante, anzi. Prima di entrare nello stadio mi sono state fatte tutta una serie di raccomandazioni: 
" Non tirare fuori troppo il cellulare, stai attenta a quello che dici, non fare così, non fare cosà....."
Mah? Io mi sono divertita molto. Ero giusto al centro della curva, con braccia di tifosi esultanti che mi sfioravano i capelli, venditori ambulanti  che mi chiedevano gentilmente di passare e mi ringraziavano per essermi spostata e pogatori infervorati. Nessuno mi ha neanche sfiorata per sbaglio. Un ragazzo che aveva perso l'equilibrio nel "pogare" si è appoggiato a me per non cadere ma il suo tocco è stato così leggero che a stento l'ho sentito. Per quel che riguarda il mio commentare la partita, non ho avuto bisogno di parlare, avendo al mio fianco un uomo che metteva in voce i miei pensieri .....
<< Come c***o state giocandoooo!!!!!!>>
<< C'e scassat o c*zzzzzz!!!!!! >>
<< Ind'a pucch**** e mammt' >>
Chi è Napoletano come me sa.
Così ho passato la partita a ridere come una pazza e a godermi la curva. Si può dire che è stato quasi uno studio antropologico. Stando lì ho capito che, per gli ultras, la squadra è come la propria famiglia. Pertanto il tifoso sfegatato crea un legame con la propria squadra del cuore, una sorta di cordone ombelicale che porta, appunto, al grandissimo incitamento e sostegno della squadra, qualsiasi cosa accada. Inoltre sviluppa un forte senso di protezione per la stessa. In fondo, se si permettessero insultare vostra madre, sappiamo bene come tutti reagiremmo e la stessa reazione ha un ultras verso l'offesa della squadra del cuore. Questa esperienza è stata altamente positiva, tant'è che ho intenzione di rifarla appena mi è possibile. Vi lascio con un video, montato unendo le foto, l'audio e il filmato che ho fatto allo stadio.


giovedì 20 marzo 2014

Filofax Swift, personal organizer-Review

Non ho saputo resistere, mi ha attirato come una sirena, colpendo quello che è il mio punto più debole... gli articoli di cartoleria!!
Dovete sapere che io ho una passione smodata per questi articoli.  Una penna, un quaderno, ma anche delle semplicissime graffette, basta che siano sotto i miei occhi e li voglio. Non è che mi attirino solo cose particolari, anche la più semplice delle penne mi fa diventare una collezionista seriale.... avete presente le mitiche "corvina" ? Ne ho a pacchi! Le adoro!
Pertanto quando, girando su youtube, ho visto il primo video su una filofax, quanto possa essere utile nella vita quotidiana, e, sopratutto, come sia splendidamente possibile personalizzarla, non c'è stato nient'altro da fare. Nell'arco di tre giorni ho visto più di 50 video su queste agende e, alla fine, la febbre per la filofax e il suo "pimparla" (lasciatemi fare questa citazione ihih) mi ha condotto sul sito della filofax.uk. Ero pronta a fare fuoco e fiamme e a comprare l'inimaginabile. Fortunatamente sono riuscita a trattenermi. Non sapendo se mi sarei trovata bene con questo tipo di agenda ho optato per un modello in saldo. Così ho preso questa: 


E già, in saldo si ma brutta mai! L'agenda è di questo colore tra il verde acqua e il verde salvia, con questo carinissimo disegno di foglioline e gabbiette per uccelli. La copertina esterna è in tessuto. Ricorda un pò la tela delle superga. La parte interna invece è in simil pelle. Il tutto molto ben curato. Davvero un bell'ogettino che non vedo l'ora di personalizzare.
Mi è arrivata a casa non solo con l'agenda di quest'anno ma anche con quella per l'anno prossimo!! Yeeeee doppio risparmio!!! Così la prossima ricarica la dovrò prendere per il 2016! Oh  gaudio! Cmq comincerò presto a usarla e vi farò sapere come mi trovo.
                                                                                                                                
                                                                                                                                                    -^^-

venerdì 14 marzo 2014

La bella e la bestia- Review

La versione più conosciuta della favola e' quella del 1991 della Disney. A questa altre ne sono seguite, con diverse interpretazioni, come Beastly (la più recente che mi viene in mente) del 2011. L'adattamento cinematografico della Bella e la Bestia di quest'anno, però, si rifà ad uno stampo classico avvicinandosi più di altre alla versione di Beaumont della favola. Certo, ci sono delle aggiunte. Ad esempio la presenza dei fratelli di Belle che tuttavia, in linea di massima, non disturbano poi tanto.
Nella favola del '700 forti sono le similitudini con la favola di Amore e Psiche di Apuleio. Quasi a pensare ad un adattamento di quella dell'autore latino ai tempi di Beaumont. Ma, nella versione di quest'anno, Christophe Gans aggiunge, a quello che è il mito alla base della favola, un'altro mito: La cerva di Cerinea.
Questo racconta della quarta (delle dodici) fatica di Ercole, dove il semidio si ritrova ad inseguire per un anno intero una cerva dalle corna d'oro (tralasciamo che solo i maschi della specie hanno le corna) che non si ferma mai. Come Ercole, anche il principe si trova ad inseguire una cerva dorata e, a sottolineare la similitudine col mito, assume sembianze leonine, ricordando le varie pitture di Ercole, raffigurato col mantello fatto dalla pelle del leone nemeo (1°fatica).




 Tutto questo "miteggiare" non stona e dà alla favola un sapore più fresco. I colori del film, i costumi, le scenografie e la fotografia sono bellissimi. L'opulenza del castello, nonostante sia in rovina, è palpabile e alcune piccole cosette si tralasciano, tenendo, anche in considerazione che si tratta pur sempre di un film " fantasy" e non di tipo attuale. Quello che mi ha lasciato perplessa è la relazione stessa tra Belle e la bestia, che, secondo me, meritava la stessa cura che è stata riversata nell'intera produzione. La storia procede come se volesse far vedere, allo spettatore, la giornata tipo della protagonista al castello, senza una vera interrelazione con la bestia tranne per qualche discussione a cena e incursioni notturne sempre astiose. Per poi arrivare alla fine del film con lei che dichiara di amarlo.... Come lo ama?! I sentimenti della protagonista vanno dal terrore e dall'odio per la bestia all'amore per la stessa con uno schiocco di dita, come a voler accendere la luce con l'interruttore. Non c'è quel momento, ben descritto nella versione della Disney, dove Belle, che sta medicando la bestia, gli urla contro a sua volta e si viene a creare quel punto di contatto da cui poi ne sgorgheranno i sentimenti d'amore. In questa versione, il punto di svolta della coppia non c'è e tale mancanza rende lo svolgimento della relazione tra i due troppo discontinuo. Un attimo prima lo odia e ne ha disgusto e un attimo dopo è gentile con lui e lo ama. 
Il film sostanzialmente è bello e la mancanza di fluidità nella storia d'amore tra i due protagonisti è l'unica pecca. Consiglio quindi, a chi è ancora incerto, di andarlo a vedere. Tuttavia non vi aspettate chissà quali fuochi d'artificio visto che, come ho già detto,  la storia raccontata è quella più classica.

                                                                                                                                      -^^-

giovedì 13 marzo 2014

Vegetariani e Vegani, differenze e opinioni

Finalmente sono giunta in possesso delle cose ordinate dal sito ecco-verde.it e presto ve ne farò una recensione. Mentre, tuttavia, guardavo attentamente le confezioni dei prodotti che ho acquistato, qualcosa ha attirato la mia attenzione


Il logo del "veganismo" mi ha portato a fare una ricerca. Come già sapevo, ma lo ripeto per chi non lo sapesse, il Vegano  si differenzia dal Vegetariano per la totale assenza di alimenti di origine animale dalla propria dieta. Per intenderci, i vegetariani, pur non consumando carne, mangiano, oltre a frutta e verdura, latticini e uova. I vegani, invece, consumano solo vegetali.
Ho scoperto però che esiste un veganismo dietetico e un veganismo "etico".
Il primo basa le proprie convinzioni sul fatto che si è scoperta, già da diversi decenni, la correlazione tra il consumo di carni e il rischio di patologie croniche, da una parte e taluni benefici associati a diete ricche di cibi vegetali, insieme all'evidenza che la carne rappresenta un alimento opzionale per la dieta umana, dall'altra . 
Il veganismo di tipo etico invece è dettato da principi di rispetto per la vita animale e basato sul pensiero antispecista e su una visione non-violenta della vita . Il veganismo può essere considerato la prassi della teoria antispecista e, nella pratica quotidiana, si traduce nel rifiuto di acquistare, usare e consumare, per quanto possibile e praticabile, prodotti derivanti da sfruttamento e uccisione degli animali, e nel rifiuto di dedicarsi, partecipare e sostenere attività che implicano un uso dell'animale o la sua uccisione....
Allora, tanto di cappello all' eticità della corrente vegetariana/vegana. Rispetto la loro intenzione di salvaguardare chi non può farlo da sè e uso "chi "  e  non  "quello " perchè, dopo anni passati a prendermi cura di animali, posso dire, senza nessuna ombra di dubbio, che hanno anima e quindi non sono oggetti animati. Personalmente sono piuttosto all'antica per quel che riguarda l'alimentazione. Io mangio carne, latticini, uova... tutto insomma. Sono favorevole all'abolizione degli abusi contro gli animali ma non riesco ad estromettere dalla mia dieta questi alimenti. Ci sono, inoltre, alcune  motivazioni che suggeriscono che continuare con una dieta classica sia la scelta giusta.  ( io mi baso sopratutto sui punti  1 e 3 )
  1. una dieta ben bilanciata è importante! Molto spesso i vegani devono introdurre con integratori le vitamine che non assumono dalla loro alimentazione;
  2. c'è la necessità di controllare il numero di animali, se si lasciassero intoccate tutte le mucche, libere di riprodursi, ad esempio, ben presto non ci sarebbe più verde ( considerando anche quanto poco già ce ne'è );
  3. mi rifaccio alla sagezza di una volta ben, ed elegantemente ( la versione spiegata a me da piccola comprendeva anche i vermi... ), espressa anche dal mio amatissimo Mufasa.  


Pertanto, se quando noi moriamo diventiamo erba e le mucche mangiano erba, non vedo perchè noi umani non dobbiamo far parte del cerchio della vita. Alla fine siamo pur sempre animali anche noi. 

Ribadisco che rispetto le scelte e le opinioni di tutti e che questo è il mio punto di vista, che non vuole essere imposto a nessuno, e che non è comunque fisso. Ci sono comunque eccezioni.
Sono con i vegani per il disprezzo dell'allevamento ai fini del macello e aborro la caccia per fini ludici. Tuttavia ritengo che è bene mangiare tutto ma senza esagerare. Mangiare tutti i giorni carne fa male! Così come le uova. I nutrizionisti consigliano un uovo alla settimana, massimo due e carne due volte la settimana alternando anche con il consumo di pesce e legumi ( ottimi sostituti della carne). Per cui mangiamo il giusto, così siamo tutti più sani.
                                                                                                                     
                                                                                                                           Un bacino, -^^- 

P.S. per chi vuole avvicinarsi al vegan/vegetarianismo consiglio i siti:

sabato 8 marzo 2014

Felice Giornata Internazionale della Donna!

Quando ero alle scuole medie, durante una lezione di inglese, lessi l' articolo dell’incendio  divampato a New York nel 1908 nei locali dell’industria tessile “Cotton”, dove 129 operaie protestavano sui propri turni lavorativi quotidiani massacranti. L’8 marzo il proprietario della fabbrica, un certo Mr Johnson, bloccò tutte le porte per impedire loro di uscire. Divampò un incendio che provocò la morte di tutte le donne rimaste intrappolate all’interno. Ebbene questo è quello che si dice "falso storico". Ci fu effettivamente un incendio, ma non in quella data, e certamente non fu un delitto provocato. A cosa si deve quindi la Giornata Internazionale della Donna?
In realtà non esiste un unico avvenimento che ha dato origine a tale riconoscimento, ma tutta una serie di passi. 
Da qui ho una premessa da fare. Siccome quello che segue è la descrizione del percorso, che la donna ha fatto, per ottenere maggiore considerazione dal punto di vista politico, ma innanzitutto sociale, vi avverto che sarà una lettura lunga. Pertanto vi invito ad avere un pò di pazienza e di non abbandonare la pagina, perché, in fondo, questa è la nostra storia.
 Il primo passo, dunque, nonché il più importante, fu quello dell'estensione del diritto di voto alle donne. Nei primi anni del novecento, infatti, dopo le precedenti varie rivoluzioni che diedero al popolo il suffragio universale maschile ( vedi moti degli anni '20-'30-'48 ), anche le donne cominciarono a imporsi per ottenere lo stesso diritto. Nel VII Congresso della II Internazionale socialista, tenuto a Stoccarda dal 18 al 24 agosto 1907, vennero discusse, tra le altre cose, tesi sull'atteggiamento da tenere  sulla questione femminile e sulla rivendicazione del voto alle donne. Su quest'ultimo argomento il Congresso votò una risoluzione nella quale si impegnavano i partiti socialisti a « lottare energicamente per l'introduzione del suffragio universale delle donne » impegnandosi con i partiti socialisti che lottavano per questo. Il 3 maggio 1908, Corinne Brown presiedette la conferenza tenuta ogni domenica dal Partito socialista di Chicago nel Garrick Theater. Tale conferenza, a cui tutte le donne erano invitate, fu chiamata « Woman’s Day », il giorno della donna. In questa  si discusse dello sfruttamento operato dai datori di lavoro ai danni delle operaie in termini di basso salario e di orario di lavoro, delle discriminazioni sessuali e del diritto di voto alle donne.
L'iniziativa non ebbe molto seguito, finchè, il Partito socialista americano raccomandò a tutte le sezioni locali « di riservare l'ultima domenica di febbraio 1909 all'organizzazione di una manifestazione in favore del diritto di voto femminile ». Fu così che negli Stati Uniti la prima e ufficiale giornata della donna fu celebrata il 23 febbraio 1909. Verso la fine dell'anno, il 22 novembre, si vide a New York iniziare un grande sciopero di ventimila camiciaie, che durò fino al 15 febbraio 1910. Il successivo 27 febbraio, alla Carnagie Hall, tremila donne celebrarono ancora il Woman's Day. Questo giorno venne impostato come manifestazione che unisse le rivendicazioni sindacali a quelle politiche relative al riconoscimento del diritto di voto femminile. Così le delegate socialiste americane proposero, alla seconda Conferenza internazionale delle donne socialiste, tenutasi a Copenaghen dal 26 al 27 agosto1910 - due giorni prima dell'apertura dell'VIII Congresso dell'Internazionale socialista - di istituire una comune giornata dedicata alla rivendicazione dei diritti delle donne. Negli Stati Uniti, tale giornata, continuò a tenersi l'ultima domenica di febbraio. Mentre in alcuni paesi europei si tenne a marzo, il 19 per la Germania, il 18 in Francia e proseguirono solo fino al 1911. La manifestazione non fu ripetuta tutti gli anni, né celebrata in tutti i paesi: in Russia si tenne per la prima volta a San Pietroburgo solo nel 1913, il 3 marzo, su iniziativa del Partito bolscevico, con una manifestazione che fu interrotta dalla polizia zarista e non si ripeté l'anno seguente. In Germania, dopo la celebrazione del 1911, fu ripetuta per la prima volta l'8 marzo 1914, giorno d'inizio della « settimana rossa ». Le celebrazioni furono interrotte dalla prima guerra mondiale in tutti i paesi belligeranti, finché a San Pietroburgo, l'8 marzo 1917 (il 23 febbraio secondo il calendario giuliano allora in vigore in Russia) le donne della capitale guidarono una grande manifestazione che rivendicava la fine della guerra: la fiacca reazione dei cosacchi, inviati a reprimere la protesta, incoraggiò le successive manifestazioni che portarono al crollo dello zarismo,   così che l'8 marzo 1917 è rimasto nella storia a indicare l'inizio della Rivoluzione russa di febbraio. Per questo motivo, e in modo da fissare un giorno comune a tutti i Paesi, il 14 giugno 1921 la Seconda conferenza internazionale delle donne comuniste, tenuta a Mosca una settimana prima dell'apertura del III congresso dell’Internazionale comunista, fissò all'8 marzo la « Giornata internazionale dell'operaia ». 
In Italia la Giornata internazionale della donna fu tenuta per la prima volta soltanto nel 1922, per iniziativa del Partito comunista d'Italia, che la celebrò il 12 marzo, prima domenica successiva all'ormai fatidico 8 marzo. La connotazione fortemente politica della Giornata della donna, l'isolamento politico della Russia e del movimento comunista e, infine, le vicende della seconda guerra mondiale, contribuirono alla perdita della memoria storica delle reali origini della manifestazione. Così, nel secondo dopoguerra, cominciarono a circolare fantasiose versioni, secondo le quali l'8 marzo avrebbe ricordato la morte di centinaia di operaie nel rogo di una inesistente fabbrica di camicie Cotton o Cottons.  Il 18 dicembre 1972, ricordando i 25 anni trascorsi dalla prima sessione della Commissione sulla condizione delle Donne, l'ONU proclamò il 1975 "Anno Internazionale delle Donne". Questo venne seguito, il 15 dicembre 1975, dalla proclamazione del "Decennio delle Nazioni Unite per le donne: equità, sviluppo e pace" . Il 16 dicembre 1977, l'Assemblea generale delle Nazioni Unite propose ad ogni paese, nel rispetto delle tradizioni storiche e dei costumi locali, di dichiarare un giorno all'anno "Giornata delle Nazioni Unite per i diritti delle Donne e per la pace internazionale" . Adottando questa risoluzione, l'Assemblea riconobbe il ruolo della donna negli sforzi di pace e riconobbe l'urgenza di porre fine a ogni discriminazione e di aumentare gli appoggi a una piena e paritaria partecipazione delle donne alla vita civile e sociale del loro paese. L'8 marzo, che già veniva festeggiato in diversi paesi, divenne la data ufficiale di molte nazioni.

fonti: 
Scenari del mondo contemporaneo dal 1815 a oggi- Giovanni Montroni*;
La Russia contemporanea. Un profilo storico ( 1855-2005 )- Giovanna Cigliano**;
e altri
                                                                                               Grazie mille per l'attenzione  -^^-

* Professore di Storia Contemporanea all' Università degli Studi di Napoli Federico II ;
**Professoressa di Storia dell'Europa Orientale all' Università degli Studi di Napoli Federico II 

Taomix, macchina del sonno su android

Personalmente ho enormi difficoltà ad addormentarmi e se riesco a dormire tre ore a notte è solitamente un miracolo. Con queste premesse, quando l'applicazione " app of the day" ha allegramente trillato per mostrarmi quest'app ho subito deciso di scaricarla.
Per chi non lo sapesse, App of the day è una sorta di servizio che contratta il download di app, che solitamente si pagano, gratis. Una al giorno, come dice anche il nome del suddetto.
Solitamente le app che mi vengono proposte non attirano molto la mia attenzione. Si tratta per lo più di giochi, sfondi o altre cose simili. Ogni tanto, però, si trova qualche chicca. App di gestione, contapassi, qualche office per cellulari e in questo caso una macchina del sonno!



Taomix permette appunto di mixare dei suoni, presenti nell'applicazione stessa, di regolarne l'intensità e di scegliere la durata della loro riproduzione. Inoltre è possibile salvare il vostro mix di suoni per poi caricarlo quante volte si vuole. Ho subito creato il mio ambiente acustico personale, scegliendo quello che per me era più rilassante. Adorando gli ambienti boschivi, ho appunto scelto uccellini nella foresta, corso d'acqua leggero e le mie adorate campanelle segnavento..... relax puro!
Mi sono subito immaginata sul portico di una casetta nella foresta, con gli uccellini che cantavano e un fiumiciattolo che scorreva placido e poi... mi sono svegliata la mattina dopo al suono della sveglia ( decisamente brusco, credetemi ). Avevo programmato l'app perchè riproducesse il tutto per due ore e così dev' essere stato, visto che non era più neanche in primo piano sul mio smartphone. Comunque la cosa fondamentale è che io ho dormito. Forse ero più stanca del solito o forse l'app, per me, ha funzionato davvero. In ogni caso  continuerò ad usarla e vi terrò aggiornati.
                                                                                                                       A presto, -^^-

mercoledì 5 marzo 2014

Ops!Objects-Progetto marketing

Giornata di grandi vittorie per mia sorella Valeria e i suoi amici!!
Stamattina si è tenuto l'ultimo punto della realizzazione del progetto di marketing dell'università Parthenope di Napoli in collaborazione con la Ops!Objects. L'obbiettivo del progetto era quello di ampliare la fascia di età delle consumatrici del marchio. Di tutti i progetti che sono stati presentati solo tre hanno passato il vaglio dei professori e sono stati ammessi alla fase finale: 
La presentazione del progetto al presidente e il direttore marketing dell'azienda Ops!
Essendo la capogruppo, mia sorella è quella che ha esposto il progetto, facendosi portavoce delle idee e del lavoro, faticosamente svolto, dai ragazzi, per circa un mese.
I tre gruppi finalisti hanno portato, chi più di altri, idee interessanti e innovative. C'è stata qualche panzanata, ma poteva capitare, e tra i finalisti, il gruppo 3 ( quello di mia sorella ) ha portato a casa il primo posto. Questi ragazzi hanno saputo unirsi e ascoltarsi. Hanno, infatti,  dato spazio alle idee di ciascuno, portando un progetto divertente e funzionale che è stato riconosciuto come vincente. Complice anche la marcia in più data da elementi a cui nessun altro gruppo aveva pensato. Un giro 3D di un negozio virtuale, grazie all'ausilio dell' autocad e un nuovo spot per l'azienda, girato con l'aiuto di amici..



I premi? Alla fine tutti i partecipanti hanno ricevuto un'attestato di partecipazione al progetto. Per i primi quattro classificati c'è stato un omaggio della ditta.. braccialetti per le signorine e orologi per i signori. Mentre per il gruppo vincitore i regali sono stati due : due orologi per i signori e bracciale e orologio per le signorine, nonché i complimenti del presidente e il direttore marketing...
Si, forse i premi e il riconoscimento sono stati un po' poco, considerando tutto il lavoro che è stato fatto, ma la soddisfazione è stata tanta

Complimentoni ragazzi!


P.S. Vale era emozionatissima, avreste dovuto sentire come le tremava la voce
-^^-

domenica 2 marzo 2014

Scanner Portatile, la soluzione ai "nostri" problemi!

Chi è come me, ossia studente universitario, sa che i libri sono un vero dramma. A meno che non si conosca un rappresentante o si abbiano soldi da spendere, l'acquisto dei libri è sempre insostenibile. I più coraggiosi si imbarcano nei meandri delle biblioteche, prendendo in prestito libri ormai sfasciati ( a me è capitato un libro che perdeva la copertina ed esempio ). Altri di noi si sono spesso affidati ai cari e fidati centri fotocopie e solo quando entrambi falliscono ci si arrende all'evidenza.. BISOGNA COMPRARE IL TESTO! 
Come porre fine a tutto questo e risparmiare qualche soldino?
Io credo di aver trovato la soluzione, lo Scanner Portatile!!!!!
L'ho trovato su amazon.it e l'ho subito preso. 
Il modello che ho acquistato è il TaoTronics® TT-DS003 e dalla confezione mi sono usciti:
  •  Scanner;
  •  Cavetto;
  •  CD di installazione;
  •  Libretto di istruzioni;
  •  Bustina;
  •  Pezzuolina.
A questo vanno poi aggiunte batterie e memory card. 
Che dire? L'aspetto è molto curato e il prezzo ( il mio costa 62euro circa) si ammortizza facilmente. Ho scelto questo modello perché è compatibile anche col Mac altrimenti avrei speso di meno. Dal display è possibile vedere ciò che si è scannerizzato per poi scaricarlo sul computer tramite cavo come se fosse una chiavetta USB. 
Quindi comodissimo!
E' possibile anche regolare alcune impostazioni di scannerizzazione come il formato del file (jpg o pdf ), la sua dimensione e il colore.
Basta premere sulla scritta Scan e passare l'apparecchio sul documento, ricliccare quando si è giunti alla fine del foglio e il gioco è fatto.
Lo scorrimento dello scanner è anche facilitato da pratici rulletti.
Ho trovato questo apparecchio molto facile da usare e davvero pratico. Pertanto, per chi fosse interessato ad un articolo del genere, lo consiglio vivamente.

sabato 1 marzo 2014

INCI, guida pratica senza panico


Ultimamente si è cominciato a prestare attenzione agli ingredienti dei prodotti che usiamo.
La nuova moda del bio rappresenta, finalmente, la nascita di un mood intelligente che tuttavia va presa con la dovuta calma. E' infatti sbagliato abolire del tutto da subito ciò che prima si usava, sia perchè è sano deabituarci gradatamente da un qualcosa, sia per una questione puramente economica ( buttare un rossetto appena iniziato che ci è costato 25euro solo perchè non bio è da folli! ). E' inoltre importante non esagerare nè con noi nè con gli altri sulla questione, non è detto che se voi avete deciso di intraprendere questa strada la debbano prendere forzatamente tutti e che chi non lo fa va denigrato. In più qualche "strappino" alla regola si può anche fare visto che è molto difficile trovare nei negozi prodotti assolutamente bio, per non parlare del loro costo spesso poco accessibile.
Dopo queste premesse è bene dire che, anche per chi non vuole passare al bio, ma vuole almeno essere sicuro che i prodotti utilizzati facciano davvero ciò che promettono, è utile saper leggere l'INCI e la lista degli ingredienti .



L'INCI (International Nomenclature of Cosmetic Ingredients) è appunto la nomenclatura internazionale usata per definire gli ingredienti che compongono un prodotto, la cui lettura dei componenti si può effettuare facilmente con semplici accorgimenti
  • L'ordine degli ingredienti: a seconda della posizione che occupa , infatti, si può capire se l'ingrediente è presente nel prodotto maggiormente o meno. Per cui, se nella lista, subito dopo l'acqua (scritta Aqua), trovate la paraffina vi consiglio caldamente di lasciare stare quel prodotto. Solitamente l'ordine è : Acqua, Tensioattivi, Emulsionanti, Conservanti e Estratti Naturali;
  • La nomenclatura: 
  1. Se l'ingrediente è scritto in latino vuol dire che è stato usato nel prodotto al suo stato originale, senza essere modificato chimicamente. Es: Citrus Limonum Oil; 
  2. Se l'ingrediente è in inglese o identificato da codici numerici allora è frutto di sintesi chimica. I codici numerici sono spesso preceduti dalla sigla CI ( Color Index ), che indica i coloranti artificiali e che spesso si trovano verso la fine della lista ingredienti; 
 Vediamo ora cos'è meglio evitare       

  • Ingredienti derivati dalla raffinazione del petrolio:
  1. Tensioattivi come Sodium laureth sulfate (SLES), Sodium lauryl sulfate (SLS), Ammoniun lauryl sulfate e altri che vengono usati per rendere più schiumosi shampoo e bagnoschiuma, ma alcuni di essi,possono irritare la pelle, gli occhi, causare allergie, inquinare i corsi d’acqua e risultare nocivi per gli organismi che li abitano;
  2. Paraffinum Liquidum, Petrolatum, spesso purtroppo presenti anche nei prodotti destinati a bambini e neonati e nelle creme idratanti per il viso e per il corpo vendute nei comuni supermercati e nelle profumerie, ma attenzione anche ai prodotti acquistati in farmacia o in erboristeria. Dietro scritte e illustrazioni verdi possono nascondersi ingredienti indesiderati;
  • EDTA, MEA, TEA, MIPA altamente inquinanti;
  • Ingredienti altamente allergizzanti o considerati come potenziali cessori di formaldeide, tra cui: 
  1. Triclosan e Imidazolidinyl urea;
  2.  DMDM Hydantoin;
  3.  Methylisothiazolinone e Methylchloroisothiazolinone, utilizzati come conservanti;
  • Siliconi, inquinanti e capaci di creare una pellicola sulla pelle e sui capelli che li rende apparentemente sani, ma per nulla nutriti e che non permette l'assorbimento di sostanze idratanti ( solitamente sono identificabili del la desinenza -one ). Tra questi ci sono:

  1. Poliquaternium-80;
  2. Dimethicone e Amodimethicone.
Ingrediente nì     
  • I PEG (Poli-Etilene-Glicole). Queste sono sostanze emulsionanti che, se presenti in quantità limitate, non sono dannose di per sé ma lo diventano quando associate ad altri prodotti chimici.
    La loro funzione è quella di rendere la pelle maggiormente permeabile e facilitare l’ingresso di altre sostanze attraverso le barriere dell’epidermide. Ne consegue che, nel caso in cui un prodotto contenga sostanze nocive, la loro diffusione nel nostro organismo è agevolata dall’azione dei PEG.
Ovviamente ci saranno delle difficoltà iniziali a capire gli ingredienti ma, man mano che lo farete, imparerete i nomi di ciò che c'è da evitare e se avete dei dubbi potete sempre consultare i seguenti siti:
Biodizionario ( sito italiano)
Skindeep      
Cosing (il database istituito dalla Commissione Europea che riporta informazioni relative agli ingredienti usati nei prodotti cosmetici e che ne consente la ricerca )
A   Presto -^^-